La tavola di Natale in Trentino sull’Alpe Cimbra

In montagna il Natale è un periodo magico, le celebrazioni affondano le radici nei riti e nelle tradizioni, la neve crea un’atmosfera che fa ritornare tutti i bambini, il profumo di cannella pervade l’aria e la legna scoppietta nelle stufe e nei camini, le luci e gli addobbi danno vita ad un paesaggio da favola.
 
Il Natale in Trentino è anche i piatti della tradizione da degustare nei ristoranti, malghe e rifugi caratterizzati da location molto suggestive e dove la conduzione familiare fa sentire l’ospite un cliente speciale. Oppure nelle tavole degli hotel dove una ricca proposta di pietanze viene elaborata per coccolare gli ospiti.

Ma cosa non può mancare sulla tavola dell’Alpe Cimbra a Natale in Trentino?

Sicuramente i sapori della tradizione, i piatti fatti seguendo le ricette della nonna e utilizzando i prodotti del territorio: il formaggio, lo speck, il miele, le uova, le carni prelibate, le patate, le mele. Prodotti genuini di una terra ricca di storia e di cultura.
 
Il primo per eccellenza non possono che essere i canederli : un vero must delle tavole trentine e per festeggiare il pranzo di Natale. Sono grossi gnocchi a forma di palla preparati con pane raffermo - rigorosamente pane bianco- impastato con uova e latte. Cipolla, speck del Trentino e formaggio locale sono gli ingredienti essenziali e un po' di erba cipollina. Da gustare in brodo oppure saltati con burro fuso.
Nelle versioni più elaborate possono essere arricchiti da rape rosse, spinaci o altri ingredienti a piacere. Sono il piatto per eccellenza della tradizione contadina locale che unisce ingredienti poveri e locali. Nei ristoranti se ne possono degustare nuove versioni più elaborate e impiatatte cosi da impreziosire questa pietanza
 
Il Bollito dell’Alpe è il secondo per eccellenza della tradizione locale: polenta crauti costine affumicate, cotechino, pancetta affumicata bollita, e il tutto accompagnato dalla polenta di farina gialla o dalle patate arrosto. Ma secondo la tradizione sulla tavola possiamo trovare lo spezzatino di capriolo o il goulash di manzo con patate sempre accompagnati dalla polenta che ben si sposa con i sughi di queste pietanze. Il contorno prediletto sono le patate saltate con la cipolla e lo speck.
Piatti semplici ma che danno energia, del resto in inverno con la neve e le temperature sotto lo zero le calorie diventano necessarie.
 
E poi il dolce: lo Zelten è un dolce tipico natalizio del Trentino Alto Adige. Ogni famiglia conserva gelosamente la propria ricetta di questo pane speciale che si prepara durante i giorni dell’Avvento per poi mangiarlo durante il Natale. La principale differenza rispetto allo zelten dell’Alto Adige sta nella consistenza: lo zelten trentino assomiglia di più a una torta morbida.
Della prima ricetta dello zelten si ha traccia già nel 1700 e si sa che il nome zelten deriva dal termine tedesco selten che significa raramente proprio perché lo zelten veniva ed è preparato una volta all’anno, esclusivamente per Natale.
Sulla tavola dell’Alpe ci sono immancabilmente i vini trentini – Teroldego, Marzemino e Muller Turga. Ma soprattutto non è Natale, non è montagna, non è vacanza senza un buon vin brulè!
 
E’ la classica bevanda natalizia che aiuta a combattere il freddo, riscalda e emana forti profumi natalizi, a base di vino rosso, zucchero ed alcune spezie come per esempio cannella e scorza di arancia!


Ma quello che rendere veramente speciale il pranzo di Natale sull’Alpe è il camino acceso e scoppiettante, la neve che scende e tutto copre con il suo candido mantello e quell’atmosfera magica che come nelle fiabe si può vivere solo in montagna.
 
 
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