Premio CIDU per i Diritti Umani alla Scuola Sci "Scie di Passione"

L'iniziativa riafferma la centralità della tutela e promozione dei Diritti Umani

 
L’iniziativa riafferma la centralità della tutela e promozione dei Diritti Umani quale direttrice della politica estera italiana, come più volte sottolineato dal Ministro Di Maio. Come per la prima edizione 2020, le assegnazioni sono state deliberate da un Comitato d’Onore, presieduto dal Sottosegretario di Stato Benedetto Della Vedova e composto anche quest’anno da una pluralità di rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e della società civile, in grado di esprimere diverse sensibilità ed esperienze in materia di Diritti Umani.
 
Come per la prima edizione 2020, le assegnazioni sono state deliberate da un Comitato d’Onore, presieduto dal Sottosegretario di Stato Benedetto Della Vedova e composto anche quest’anno da una pluralità di rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e della società civile, in grado di esprimere diverse sensibilità ed esperienze in materia di Diritti Umani. Come afferma il Sottosegretario Della Vedova: "Sono lieto di sostenere questa importante iniziativa del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU), che mette in luce i diversi aspetti che riguardano la tutela e la promozione dei Diritti Umani nel nostro Paese. Attraverso questo Premio s’intende valorizzare l’impegno di singoli cittadini e di associazioni amplificandone il valore morale, soprattutto per le nuove generazioni. Nessuna società, neppure la nostra, è al riparo da intolleranze varie e forme di discriminazioni, vecchie e nuove. I diritti umani sono un processo che, come tale, va continuamente sostenuto e difeso. Il Premio è anche questo: un contributo al rafforzamento della cultura dei diritti umani nel nostro Paese".
 
Tra le Associazioni, è stata scelta Scie di Passione, alla luce delle sue considerevoli e innovative iniziative a favore delle persone con disabilità in ambito sportivo.
Le parole del Direttore tecnico di Scie di Passione, Stefano Carbone: "Questo è un riconoscimento importante per la nostra Scuola di Sci che da 10 anni è impegnata su questo fronte in Alpe Cimbra, territorio che ha l’obiettivo di diventare sempre più un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per le sue caratteristiche di accoglienza inclusiva. Il 10 dicembre andremo a Roma per ritirare il premio, sarà un onore e un grande stimolo per continuare a impegnarsi con l’obiettivo di rendere lo sport accessibile a tutti"
 
"Questo importante riconoscimento ci rende orgogliosi come destinazione", afferma Daniela Vecchiato direttore Apt Alpe Cimbra e aggiunge "stiamo lavorando per un'ulteriore implementazione della proposta 4 all con l’obiettivo in un paio di anni di non dover più fare distinzioni tra 4 all e il resto, ma poter parlare semplicemente di Alpe Cimbra".
 
 
 
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