Desideri tra le fiamme

21.02.2018 - Piccole storie legate al fuoco, al calore, al viaggio senza tempo di una tradizione che si perpetua da secoli: Questo è "Bruciare il marzo - Vorprennen Martzo", un rito che specchia la sua credenza negli spiriti, nell'aldilà e sottolinea, pur in una veste quasi pagana, la fede e la riconoscenza al creato. E' una festa che affonda le radici nella tradizione di un secolo fa, e che a Luserna sarà riproposto il prossimo 24 febbraio.
Un rito che vede tutta la comunità coinvolta. I bambini del piccolo enclave cimbro raccolgono le fascine di legna passando da casa in casa. Salgono poi verso il punto più alto del villaggio, depongono la legna raccolta. I bambini rappresentano il futuro, la legna il calore, il fuoco i sogni che si raccolgono intorno all'enorme falò.
E poi ci sono gli uomini, con le loro richieste alla bella stagione che sta per arrivare. Mille bigliettini, mille desideri vengono riposti in un sacco di canapa, che il sindaco del paese butterà tra le fiamme.
"Vorprennen Martzo" è il racconto della gente (questa tradizione si associa a molti paesi di montagna), è tradizionalmente la richiesta recondita di avere un buon raccolto, di poter godere con lo spiraglio del sole primaverile di un ottima stagione, è l'arte di scacciare gli spiriti cattivi.
Il fuoco si accenderà in località Kroutz (Croce) a Lusérn: siamo ai limiti dell'orizzonte. I Vigili del fuoco di Lusérn saranno gli artefici principali della manifestazione, spetterà a loro accendere il grande falò, di controllare.
Un evento che, come sempre, richiamerà turisti curiosi, che si uniranno alla comunità cimbra. Gli anziani del luogo si raccolgono attorno al falò, come gli indiani, raccontano le fiabe e le storie della gente cimbra. Il fuoco porta in aria mille scintille, ognuna raccoglie un desiderio e poi scompare tre le nubi. Il sogno che verrà, la richiesta non solo di buoni raccolti, non solo di buona salute, ma anche un invito che parla di speranza, di fortuna, di serenità.
Si brucia il marzo, rito che arriva dalla terra cimbra, che porta anche ad associare ad ogni ragazza del posto un potenziale "moroso".
La grande festa, il grande falò cimbro brillerà sabato 24 febbraio. La manifestazione, che da tempo ormai riesce a unire tradizione e attrattività turistica, inizierà alle ore 17. Sarà il sindaco , Luca Nicolussi Paolaz, ad aprire la manifestazione, e in qualche modo a far rivivere l'evento, con i desideri lanciati tra le fiamme del falò.
Lo stesso rito si effettuerà a Lavarone il giorno 28, ultimo di febbraio.

Tiziano Dalprà
Giornale "l'Adige"
 
 
 
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