Alpe Cimbra, forti, sentieri e antichi sapori by eborghi

È una terra millenaria, una zona di confine.

L’Alpe Cimbra è una delle terre trentine, un angolo di Alpi che racconta ancora le sue radici antiche. Una terra seducente per il suo patrimonio naturale e per la sua storia, per i suoi borghi e per le sue tradizioni. 

I centri di Folgaria, Lusèrn e Lavarone compongono il mosaico di un territorio costellato da deliziosi villaggi alpini, uno dei più grandi ed estesi alpeggi d’Europa, capaci di coniugare in perfetta armonia i suoi tratti identitari con una ricca e variegata proposta turistica fatta di innovazione e grande attenzione alle esigenze dei turisti provenienti da tutto il mondo, con un’offerta che va dal bike, al trekking, allo sci alpino.

L’Alpe Cimbra si propone anche come un’oasi di tradizioni e cultura, d’estate e d’inverno, dove alle meraviglie della natura, come il Lago di Lavaronee la cascata dell’Hofentol, si uniscono i tesori dell’enogastronomia tra cui lo speck, i formaggi, il miele e i prodotti tipici da gustare nei rifugi e nei ristoranti di montagna.
 
Folgaria, Lavarone e Lusérn
Sono Folgaria, Lavarone e Lusèrn i tre centri principali dell’Alpe Cimbra. Ideale per un soggiorno estivo, Folgaria è tra le più antiche comunità del Trentino con un vivace centro che propone un lungo viale pedonale dove curiosare tra botteghe e negozi, e locali dove fermarsi per assaggiare le tipicità locali.

Particolarmente romantica, Lavarone, affacciata sul lago omonimo, premiato nel 2017 con la Bandiera Blu d’Europa, era meta, in passato, di grandi personaggi della storia e della cultura tra cui l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e il neurologo e psicanalista Sigmund Freud.

Cultura e tradizione contraddistinguono il delizioso borgo di Lusèrn, dove spicca la Casa Museo “Haus von Prükk”, nata dal restauro conservativo di un’antica abitazione dalle tipiche caratteristiche di dimora contadina cimbra ottocentesca.

Da non perdere una visita a Guardia, il paese dipinto, con le case colorate dai murales, e le sette poderose opere fortificate degli altipiani cimbri.
 
Polenta di patate e speck
Sono sapori intrisi di storia e tradizione quelli dell’Alpe Cimbra. Formaggi, speck, miele e birra sono solo una parte delle delizie che propone l’enogastronomia locale.

Tra i formaggi tipici locali c’è il formaggio Vèzzena: particolarmente apprezzato dall’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, con il suo gusto amarognolo e dalla consistenza burrosa, nasce nelle malghe dell’altopiano dal quale prende il nome.
Utilizzato un tempo per condire le zuppe tipiche e i canederli è oggi “garantito” dalla Denominazione d’Origine Protetta.

Ci sono poi il profumatissimo speck, la carne salada, i funghi e il miele al quale l’Alpe Cimbra ha addirittura dedicato un museo, poi ancora lo strudel e lo zelten.

Specialità gastronomica della zona è la polenta di patate, preparata con una purea che si fa cuocere sul fuoco diretto con aggiunta di burro, cipolla e formaggio Vèzzena grattugiato, da servire con carni al forno, con abbondante sugo o con un altro piatto tipico cimbro, il Tonco del Pontesel, uno spezzatino di carni miste e lucanica fresca, che in tempi lontani veniva fatto riposare sul davanzale, detto appunto pontesel.

Per concedersi il meglio della cucina locale, da non perdere sono una sosta all’osteria Coe di Folgaria oppure al rifugio Malga Campo di Lusèrn o ancora allo chalet Tana Incantata di Lavarone.
 
Baby Trekking e cultura
Le terre cimbre sono il paradiso degli appassionati di camminate ed escursionismo, meta ideale per qualsiasi tipo di escursione e di ogni grado di difficoltà.
Ricca è infatti l’offerta di percorsi, dalle camminate più semplici immerse nei pascoli e nelle immense distese boschive alle vie alpinistiche più impegnative come il massiccio dolomitico della Vigolana, Pasubio e del Becco di Filadonna.

Ricca anche l’offerta per le famiglie, dai nuovi sentieri Baby Trekking a Folgaria, Lavarone e Lusèrn percorribili con il passeggino, ai tanti sentieri tematici dove ripercorrere e conoscere la storia, la cultura, la natura e le leggende di questi monti: fra questi vi sono il Sentiero dell’Immaginario a Lusèrn e il Sentiero sulle tracce dell’Orso.

A Lavarone ci sono invece il Respiro degli Alberi e il Sentiero delle Sorgenti. A Folgaria il Sentiero dell’Acqua, tra antichi mulini e segherie, poi il Sentiero Della Fauna e il Sentiero del Biotopo di Echen. Imperdibile è il percorso della Forra del Lupo, una lunga trincea di crinale - scavata tra alte pareti di roccia - fatta di feritoie, osservatori e caverne che si affacciano su strapiombi e pendii in faccia al Pasubio.
 
Paradiso delle due ruote
Propria o a noleggio, la bicicletta è forse il mezzo più usato nelle terre cimbre: una rete capillare di percorsi contraddistingue, infatti, questo angolo di Trentino.

Da Lavarone - lungo le rive delle acque del suo incantevole lago - a Lusèrn fino ad arrivare a Folgaria, è un susseguirsi di piste ciclabili per appassionati, famiglie ed esperti. Una fitta rete di percorsi consente
un’immersione totale nella natura e nel paesaggio, un’emozionante alternanza d’itinerari nel patrimonio ambientale locale tra storia e cultura.

I percorsi che portano fino al Lago di Garda e all’Altopiano di Asiago rendono l’Alpe Cimbra un luogo unico, dalle pronunciate particolarità ma anche comodo alle vicine bellezze fuori regione.
I percorsi di Millegrobbe, Nicolussi, Val di Gola, Passo Sommo e dei Forti di Lavarone sonosolo alcuni dei luoghi toccati dai tanti percorsi di questo piccolo paradiso per gli amanti delle due ruote.

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