Tra le vette dell'Alpe Cimbra

Questo territorio è accomunato dall’antica cultura tedesca-cimbra, risalente al Duecento, quando il vescovo di Trento chiamò coloni di origine tedesca a disboscare e a coltivare queste terre.
Oggi i cimbri sono considerati un gruppo etnico a sé stante e Luserna è un’isola linguistica tutelata da un’apposita legge provinciale.

Andare a cavallo sull’Alpe Cimbra significa percorrere antichi sentieri medievali, foreste secolari, aree naturali protette ed ex strade militari che si snodano tra trincee e forti della Grande Guerra.
L’Alpe Cimbra è il luogo ideale dove poter effettuare moltissimi tipi di escursioni a cavallo, da quelle di una o mezza giornata ai trekking di più giorni.
Grazie agli istruttori qualificati presenti sul territorio si può cavalcare in totale sicurezza godendo le bellezze naturali e non solo.
Il trekking a cavallo viene praticato durante tutto l’anno ma particolarmente suggestiva sono le escursioni in inverno sul morbido manto nevoso.

A FOLGARIA IL MANEGGIO LONGANORBAIT

A Folgaria il maneggio Longanorbait propone lezioni di monta americana e passeggiate a cavallo sia in estate e sia in inverno.
La struttura è annessa a una confortevole, caratteristica struttura ricettiva in stile trentino-tirolese (www.longanorbait.it), presso la quale è possibile pernottare ed eventualmente cenare.

USCITE DI UN’ORA

NELLA FORESTA DELLA GON


Nell’alta valle del Rosspach, in un ambiente suggestivo e selvaggio, caratterizzato dalla presenza di una folta famiglia di camosci.
Per comoda strada forestale si raggiunge il cuore della foresta della Gon, luogo che permette al conduttore di illustrare l’ambiente, gli aspetti naturalistici del bosco, fornendo informazioni preziose sul come va condotto il cavallo nell’ambiente alpestre.
Non vi sono difficoltà di sorta. Si torna per la medesima via.
Il dislivello è di circa 80m.

USCITE DI DUE ORE/MEZZA GIORNATA

AL DOS DEL STOCK E ALLA CASCATA DELL’OFENTOL


Attraversa l’intera foresta della Gon, fitta di abeti rossi e larici.
La prima destinazione è il Dos del Stock, che nell’antica lingua cimbra significa “dosso del ceppo”.
È un bellissimo punto panoramico che si affaccia su Guardia, il “Paese dipinto”, un caratteristico villaggio dipinto a murales e per questo particolarmente visitato.
Ma il punto forte dell’escursione è la sottostante cascata dell’Ofentol, un suggestivo salto d’acqua rinchiuso tra alte, scoscese pareti di roccia.
Rispetto alla precedente, questa escursione pone qualche piccola difficoltà in più, quale il transito su alcuni tratti di sentiero , con due brevi pendenze.
Il dislivello è di circa 120m.


GIRO DEL BIOTOPO DI ECKEN

Il biotipo di Ecken, nei pressi di Folgaria, è un’area naturalistica protetta, relitto di un antichissimo lago, da molto tempo torbiera, caso insolito in un ambiente alpestre e per questo area protetta.
Ci arriviamo a cavallo con un’escursione di mezza giornata ce ci porta a toccare l’abitato di Francolini quindi, per prati, pascoli e bosco di larici, biotopo.
La nostra uscita prosegue portandoci tra i green del Campo golf (18 buche) e a toccare il settecentesco Maso Spilzi, maestoso maso fortificato che d’estate ospita mostre.
Rientriamo al maneggio attraversando il bell’abitato di Costa, con una breve sosta al Maso Engher (www.masoengher.it), una stalla che produce ottimi formaggi e ricotte d’alpeggio.
Il dislivello è di circa 250m.

USCITE DI UNA GIORNATA

AL LAGO DI LAVARONE E AL FORTE BELVEDERE GSCHWENT

Dal maneggio Longanorbait saliamo gradualmente al villaggio di Francolini, superiamo il biotopo di Ecken e raggiungiamo il passo del Sommo.
Raggiunti i vicini e antichi masi cimbri di Perprùneri e Tézzeli scendiamo nell’alta valle dell’Astico toccando l’ottocentesca segheria idraulica del Mein; raggiungiamo il minuscolo abitato di Cùeli e, percorrendo a ritroso il Sentiero Tematico dell’Acqua, costeggiando il torrente Astico raggiungiamo l’abitato di Carbonare.
Proseguiamo salendo il dosso del Guazcovel (“la caverna delle capre”, in cimbro), ci inoltriamo in un bellissimo bosco di faggi e raggiungiamo il minuscolo maso di Virti.
Oltrepassato un caratteristico portico ci infiliamo nella Goaztal (la “valle delle capre”, in cimbro) giungendo presto al “Comando”, un relitto della Grande Guerra, sede di comando ricavata, con caverne e tunnel, in una profonda forra naturale.

Ormai siamo sull’altopiano di Lavarone.
La prossima tappa è il bellissimo lago lavaronese che tra il 1904 e il 1907 richiamò sulle sue sponde niente di meno che Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, desideroso di pace e riposo.
E proprio in riva al lago ci fermiamo a pranzare all’Hotel Al Lago (www.hotelallago.eu).

La seconda parte della giornata ci porta al passo del Cost, passando per il centro di Cappella e infine al Forte Belvedere Gschwent, poderosa fortezza della Grande Guerra. È un forte museo.
Torniamo a Folgaria seguendo un nuovo itinerario, che, via Carbonare e San Sebastiano, ci porta a valicare il passo del Sommo e a rientrare al maneggio.
Il dislivello complessivo in andata è di circa 400m, quello del ritorno di 340m.

AL FORTE CHERLE PER VAL ORSARA E VAL FREDDA

La Val Orsara è una valle selvaggia collocata nel settore orientale dell’Alpe di Folgaria, a ridosso di Passo Coe e della montagna di Luserna.
Ci arriviamo con una bella escursione di un giorno che, dal maneggio, ci porta a raggiungere il biotopo di Ecken, a salire verso il rifugio Stella d’Italia per scendere presto nella bellissima conca forestale e pascoliva della Malga Ortesino. Siamo nell’alta valle dell’Astico.
Una comoda ex strada militare che durante la Grande Guerra portava i Kaiserjäger alla prima linea di monte Pioverna, ci avvicina alla Val Orsara.
Usciti dalla foresta di abeti ci troviamo in un ampio e aperto ambiente pascolivo. All’orizzonte l’inconfondibile profilo del Gruppo dolomitico del Brenta. È pura bellezza.
La Malga Vallorsara è sia Agritur che ristorante (www.malgavallorsara.it). Infiliamo la lunga strada sterrata di Val Fredda avvolti da fitti boschi di abeti.
Sbuchiamo infine alla misteriosa Scala dell’Imperatore e a Forte Cherle, fortezza austro-ungarica della Grande Guerra. Raggiungiamo i villaggi di Tézzeli e Perprùneri e, superato il passo del Sommo, scendiamo nuovamente al biotopo di Ecken per raggiungere infine il maneggio.
Il dislivello complessivo in salita dell’andata è di circa 500m; quello del rientro è di circa 200m.

ESCURSIONI DI DUE GIORNATE

A TONEZZA DEL CIMONE


Il primo giorno è naturalmente dedicato all’andata, che si effettua attraverso il valico di Passo Coe e di Valbona.
Per ragioni logistiche il pranzo si fa al sacco. Bellissimi i panorami che si aprono sulle vallate veneto vicentine, in un ambiente alpestre crudo, di rara bellezza.
Il pernottamento avviene a Tonezza del Cimone (www.tonezza.it).
La via del ritorno non segue l’itinerario dell’andata ma, giunta al passo delle Bena, punta a Folgaria attraverso il boscoso altopiano dei Fiorentini, passando per Forte Cherle e i già noti villaggi di Tézzeli e Perprùneri, scollinando al passo del Sommo.
Il dislivello complessivo in salita per l’andata, è di circa 800m, mentre per il ritorno è di circa 600m.


INFO

Trekking a cavallo: 348 4844520 MARCO

info@longanorbait.it
www.longanorbait.it
 
 
 
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