La barca de Lavarom con Freud

Sigmund Freud, il fondatore della psicoanalisi, fu fra gli ospiti più illustri che soggiornarono a Lavarone. “Poiché Minna (la cognata, n.d.r.) volle gustare le gioie di una tappa alpina, per una via di montagna di una bellezza che lasciava senza fiato, raggiungemmo Lavarone (1200 m.), un altopiano di lato alla Valsugana, dove trovammo il più bel bosco di conifere e un'insospettata solitudine”.
Sigmund Freud fu un grande amante della montagna e un grande viaggiatore. I viaggi furono, insieme alla psicoanalisi e all’archeologia, una sua grande passione. Così, non è un caso che la mèta preferita fosse l’Italia.
Il Trentino fu la regione italiana che Freud esplorò più a fondo e in cui soggiornò più a lungo durante le sue vacanze.
Tra tutti i luoghi che visitò, Lavarone può essere considerato il luogo freudiano per eccellenza: qui trascorse per ben tre volte le sue vacanze (un unicum), qui compose “in giornate luminose” una delle sue opere più importanti, la “Gradiva”.
Il luogo scelto per il soggiorno è un albergo nuovo, appena aperto sulle rive del lago di Lavarone. La camera di Freud era la numero 15 al primo piano dell'Hotel Du Lac, aperto nel 1903.
L'ampia finestra consente di vedere, poco più in basso, il lago nella sua interezza.
 
 
 
 
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