Nosellari (Haslach in cimbro), deriva il suo nome dalla pianta del nocciolo ampiamente diffusa nella zona assieme al salice montano. Anche la toponomastica cimbra identificata l’area con la massiccia presenza delle nocciole in tedesco dette “hasel” per l’appunto.
Proprio grazie alla presenza di queste piante si era localmente sviluppata l’arte dei “Zestelari” che riuscivano magistralmente a costruire zeste, bene e benèi, zèrle e ogni altro manufatto di questo genere, con la semplice arte dell’intrecciare le “strope”, rami di nocciolo o di salice montano che per la loro naturale flessibilità e resistenza tanto si adattavano allo scopo.
Altra particolarità del luogo è la coltivazione del pregiato Porro di Nosellari, oggi presidio Slow Food.









